L’incontro, promosso da Proformat Comunicazioni, si è tenuto con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma e con la collaborazione di Abbvie.
Sono intervenuti
- Alessandro Andriani, Direttore UOC Ematologia, ASL Frosinone
- Luca Laurenti, Dirigente Medico, Unità Operativa Complessa di Ematologia e Trapianto di cellule staminali, Policlinico Gemelli di Roma
- Massimo Sansone Farmacista IRCCS Istituti Fisioterapici Ospedalieri, Roma
- Marco Vignetti, Presidente Fondazione GIMEMA e Vice Presidente AIL
- Maurizio Belfiglio, Market Access &Goverment Affairs AbbVie Italia
- Sabrina Nardi Responsabile Ail Pazienti
- Rodolfo Lena, Commissione Sanità, Affari Costituzionali e Istituzionali della Regione Lazio
L’argomento del convegno era focalizzato su come le malattie onco-ematologiche, per decenni considerate ‘’incurabili’’, grazie ad innovazioni terapeutiche rivoluzionarie hanno ora prospettive di cura ed aspettative di vita impensabili sino a poco tempo.
In particolare per i pazienti della Leucemia Linfatica cronica, la piu’ diffusa tra le Leucemie nel mondo Occidentale con quasi 3000 nuove diagnosi ogni anno solo in Italia, vi è un’epoca nuova. La sfida è coniugare l’efficienza della presa in carico dei pazienti con la sostenibilità dei costi. Nel Lazio sono 400 i pazienti con la LLC in cura con farmaci innovativi.
Di seguito una sintesi degli interventi più importanti.
Alessandro Andriani, Direttore UOC Ematologia, ASL Frosinone, ha spiegato in modo molto esaustivo di cosa si parla nel caso della LLC e di come sia in costante aumento con 3000 nuovi casi ogni anno anche perché legata all’invecchiamento della popolazione (visto che colpisce prevalentemente adulti in età media di 70 anni). I nuovi farmaci hanno modificato la storia naturale di questa malattia allungando di molto la sopravvivenza da malattia di questi pazienti. Questa innovazione ha un grande impatto positivo sulla qualità della vita dei azienti stessi in quanto riduce gli effetti collaterali, grazie alla minore tossicità, ha una maggiore tollerabilità ed è piu’ facile da utilizzare.
Luca Laurenti, Dirigente Medico, Unità Operativa Complessa di Ematologia e Trapianto di cellule staminali, Policlinico Gemelli di Roma – ha spiegato chiaramente i nuovi approcci terapeutici a tempo definito: gli stessi farmaci che prima si assumevano a tempo indeterminato si interrompevano per progressione e per tossicità ora si usano dai 12 ai 24 mesi in associazione a un’immunoterapia con anticorpi monoclonali. Questo comporta oltre ad un rischio minore per il paziente, per l’assenza di effetti collaterali, un ritorno economico di queste erapie, che sono molto costose, in considerazione della durata limitata del trattamento.
Marco Vignetti, Presidente Fondazione GIMEMA e Vice Presidente AIL – ha esposto come i termini ricerca e assistenza sono fondamentali e in ematologia vanno di pari passo. Solo osservando i pazienti nei loro percorsi di cura si possono capire efficacia ed effetti nocivi dei farmaci