Amici,
sono qui a raccontare brevemente il mio sogno diventato realtà... correre la Maratona di New York.
Il giorno prima della gara è già un tripudio di gente da ogni parte del mondo, si respira ovunque l’eccitazione per il grande evento che sarà domenica 4 novembre 2018.
La sveglia alle 4 del mattino e poi, in una Manatthan ancora addormentata, mi dirigo all’imbarco del ferry, direzione Staten Island, dove sarà la partenza della gara, esattamente dal ponte di Verrazzano.
Inno americano, colpo di cannone e via, si parte sulle note di "New York, New York" e con uno splendido sole a fare da cornice.
La gara tocca i 5 distretti di New York: in sequenza Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan.
Pensare di essere qui mi fa venire i brividi... i mesi di preparazione, la canottiera con il simbolo di Bianco Airone sul mio petto e tutti quelli che mi hanno sostenuto in questo sogno e lo stanno facendo tifando da casa.
Qui lo spettacolo vero è il pubblico; batto il cinque a tutti quelli che posso, sorrido alla gente che mi offre arance, Coca Cola, caramelle, cioccolatini, fazzoletti, birra e biscotti... e la parte dell’arrivo la conosco bene in quanto vista ogni anno in TV tra sventolio di bandiere e pubblico che urla il tuo nome.
Passo il traguardo a braccia alzate... è finita, ce l’ho fatta!!!
Mi mettono la medaglia al collo con un “Congratulations, you’ve got it” e lì una lacrimuccia scivola via.
Rientrando in hotel la gente mi guarda come un supereroe, come se avessi fatto qualcosa di impossibile; non è così, ho solo continuato a sognare dal mese di agosto del 2013, senza abbattermi mai e con il supporto della mia famiglia e delle Dottoresse Elisabetta e Margherita, che non mi hanno mai impedito di riprendere la mia vita nonostante fossi un paziente.
Spero che questa mia esperienza possa essere di stimolo a chi sta iniziando ora il percorso delle cure: non è il momento di abbattersi ma di provare ad alzare l’asticella!
Ci vediamo il 23 novembre alla cena per festeggiare!
Con affetto
Nicola