La giornata mondiale delle leucemie Ph+ è sempre stata nelle attività dell’associazione una ricorrenza mirata ad informare tutti i pazienti affetti da queste patologie sugli sviluppi in materia di ricerca e sulle terapie sviluppate, ed, al contempo, far loro incontrare un Team di specialisti con cui dialogare per conoscere il modo migliore di affrontare le problematiche connesse alla loro patologia.
A causa dell’epidemia di COVID19 questo incontro è stato sospeso negli ultimi due anni ma appena possibile abbiamo voluto ripristinarlo per far sentire visivamente a tutti i pazienti quanto i sanitari dell’ospedale e l’associazione Bianco Airone siano vicini a loro in ogni omento
e come si adoperino continuamente per venire incontro alle loro necessità e consentire una stile di vita meno ansioso.
Proprio per questi motivi il nome dato all’evento è stato “Ricomincio da….TE” perché abbiamo voluto mettere in evidenza chi è l’elemento più importante del lavoro dei sanitari e dell’attività dell’associazione.
Dopo il saluto del Prof. De Fabritis, direttore dell’UOC di Ematologia, il programma si è sviluppato secondo le tematiche individuate dalla d.ssa Elisabetta Abruzzese che oltre a fornire le informazioni in merito allo sviluppo della ricerca ed alle nuove terapie individuate, ha anche inserito un argomento che, se può suonare frivolo in un contesto medico, è invece di basilare importanza per ogni individuo: prendersi cura di se stessi.
La d.ssa Anzalone ha illustrato come, se è importantissimo per ciascuno di noi di sentirsi a proprio agio, lo è ancora di più per le persone che a causa della malattia si sentono ancora più a disagio. È perciò fondamentale che pensino a se stessi nel modo giusto perché come a tenuto a sottolineare “L’apparenza NON inganna”. Il presidente dell’associazione ha informato la platea in merito a tutte le iniziative che sono state svolte negli ultimi due anni per cercare di attenuare i disagi a cui i pazienti sono stati esposti ed inoltre sulle attività sviluppate per cercare di aiutare i pazienti e le loro famiglie su come affrontare il problema della diagnosi e ripristinare la serenità familiare.
In tal senso sono stati esposti da parte del dott. Palazzetti, responsabile dei progetti operativi dell’Istituto Psicologico Europeo, i principi su cui si basa il progetto Stelle dell’Orsa, finanziato dalla Regione Lazio, che già da febbraio fornisce assistenza a pazienti e familiari, compresi i minori.
Al termine della prima parte sono intervenuti molti pazienti o familiari di pazienti che hanno voluto rappresentare un testimonial di quello che significa ricevere una diagnosi, affrontare tutte le terapie previste, lottare giornalmente sia fisicamente che mentalmente, convivere la malattia con la famiglia e vedere la luce in fondo al tunnel.
La seconda parte dell’incontro si è svolto con incontri diretti tra i pazienti ed un’equipe di specialisti che hanno dato il loro tempo e la loro disponibilità affinchè le persone potessero dare sfogo ai loro dubbi, ai loro interessi parlando direttamente con uno specialista in materia. I campi di interesse erano i più vari, dagli aspetti medici individuali o di coppia a quelli estetici e di benessere fisico.
L’affluenza è stata notevole ed il consenso mostrato dai partecipanti ci spinge a proseguire nell’opera avviata. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento ma in particola alla d.ssa E. Abruzzese, anima dell’evento