13 ottobre 2018 ore 11.00
Ospedale Sant’Eugenio - Salone di Ematologia
RE.SI.LIÈN.ZA
(Progetto fotografico di Anna Galante)
La Resilienza è la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, con tutte le suggestioni che ne derivano. Confusione, incredulità e sgomento sono i termini che traducono la paura in chi scopre di avere una malattia oncologica.
Emozioni che, nel corso del tempo, si impossessano della vita del malato, spegnendola di tanti colori, virandola sui toni del grigio.
Chi vive la malattia passa attraverso diversi momenti: da quello traumatico della scoperta, che crea un vuoto ed un “terremoto” emotivo, si passa alla fase delle cure, anch’esse invasive e pesanti ma che sono l’unica speranza di guarigione.
Dopo ogni fase si mette un punto “.” che lega gli attimi ma li distingue, fino ad arrivare alla pausa finale, quella in cui la /re.si.lièn.za/ prende forma, dando la possibilità al malato che guarisce o che “si cronicizza” di guardare nuovamente al futuro.
Presa di coscienza, reazione, superamento: passato il peggio, ritornano i colori. L’ansia che possa riaccadere si fa pian piano da parte e la paura di non essere più protetti dal controllo costante diventa meno invadente. È come rinascere, con una nuova forza e una consapevolezza diversa: si vede negli occhi di chi ha vissuto, si vede nelle linee che definiscono le espressioni del volto, si vede dal colore della pelle.
Vorremmo che tutti gli ammalati avessero la possibilità di reagire, servendosi dell’aiuto fondamentale di chi li analizza e li cura, di chi li supporta e li rassicura. Vorremo dar loro la prova effettiva che quei terribili momenti si possono superare, attraverso le immagini di chi ce l’ha fatta ed è tornato ad una vita a colori. Da queste riflessioni, tra le mura della sede operativa della Onlus Bianco Airone Pazienti - di cui Anna Galante è socia e volontaria - e grazie ad un proficuo scambio di pensieri e opinioni tra i volontari e i dirigenti medici del U.O.C. di ematologia del S. Eugenio, nasce l’idea di questo progetto fotografico.
Un progetto unico ed ambizioso perché coinvolge esplicitamente persone che hanno toccato con mano la malattia oncologica e dimostra che se si è curati bene e nei giusti tempi, si può guarire o convivere anche con le malattie più gravi e spaventose.